Premio Foschini per la miglior tesi di master: Irina Voevodina, di nazionalità russa, è la vincitrice della XIX Edizione
Roma, 25 giugno 2010 - Valorizzare l’internazionalizzazione degli sforzi formativi delle Università Italiane e aprire culturalmente i filoni della ricerca applicata nel campo dei materiali polimerici, dell’ambiente e delle risorse: sono questi gli obiettivi del Premio Foschini, finanziato dal Centro Ricerche “Giulio Natta” di Ferrara, di LyondellBasell, e intitolato alla memoria di Giorgio Foschini, già direttore del Centro Ricerche Giulio Natta di Ferrara.
Il riconoscimento intende valorizzare i migliori lavori in tema di scienza, ingegneria dei materiali polimerici, tecniche, tecnologie dei materiali per l’ambiente, prodotti dagli studenti a conclusione del percorso formativo di secondo livello, denominato MASPENS (Master on Polymer Engineering and Science) dell’Università La Sapienza di Roma.
La commissione - composta da Gianna Foschini Borghesani, Presidente; Angelo Chianese, Università di Roma 1 “La Sapienza”, Francesco Dondi, Università di Ferrara, Gabriele Mei, Claudio Mingozzi, Anna Fait e Luca Scanavini, LyondellBasell, Centro Ricerche “Giulio Natta” di Ferrara - ha premiato Irina Voevodina per aver affrontato un argomento di grande attualità come il monitoraggio dell’aria in ambienti chiusi. Il lavoro, svolto con rigore metodologico e aperto a ulteriori sviluppi, costituisce un contributo scientifico importante nello spirito del Premio Foschini.
“Questo premio – ha spiegato Gabriele Mei direttore del centro ricerche Giulio Natta – ha una duplice valenza: da una parte è un modo per onorare uno scienziato che ha fortemente creduto nella ricerca applicata all’industria; dall’altra è un modo per scoprire e valorizzare nuovi talenti, dei quali la ricerca scientifica si nutre.”
“Per l’azienda i ragazzi sono una risorsa vitale” ha dichiarato Luca Scanavini di LyondellBasell, Direttore Maspens e Coordinatore del Premio Foschini. “Essi sono i veri sostenitori dei progetti di ricerca, in quanto sviluppano progetti con l’Università - in collaborazione con il mondo industriale - che sarebbero di difficile realizzazione, a causa dei finanziamenti alla ricerca, che si riducono di anno in anno. Il Premio Foschini è un riconoscimento che vuole dare speranza ai tanti giovani, di tutto il mondo, che credono fortemente nel valore della ricerca applicata all’industria.”
La giornata è iniziata col saluto di Carlo Giavarini direttore del dipartimento di ingegneria chimica, dei materiali e dell’ambiente dell’Università La Sapienza e di Gabriele Mei, Direttore del centro ricerche Giulio Natta – LyondellBasell. A seguire gli interventi del comitato scientifico sul tema “Il rinnovamento del premio Foschini”, tenuti da Gianna Borghesani, Francesco Dondi (Unife), Maria Cristina Annesini (La Sapienza), Luca Scanavini (Lyondellbasell Ferrara).
L’iniziativa, organizzata congiuntamente da LyondellBasell e dall’Università La Sapienza di Roma, si è conclusa con un seminario dal titolo “Prospettive energetiche per il futuro”. Giorgio Palazzi, dirigente Enea, ha parlato delle “prospettive per le rinnovabili”, mentre Davide Urso, dirigente Sogin, di “Nucleare del XXI secolo”.