Ferrara, 27 aprile 2016 – Si è svolta, questo pomeriggio, nel bellissimo Palazzo Roverella la XXIV edizione del Premio Foschini, evento conclusivo della Scuola di Alta Formazione, International Moplen School, il percorso formativo organizzato presso il Centro Ricerche di Ferrara, Basell Poliolefine Italia S.r.l., in collaborazione con l’Università “Sapienza” di Roma.
Il Premio Foschini è assegnato ogni anno alla miglior tesi realizzata in chiusura dell’International Moplen School. I partecipanti, provenienti da diverse parti del mondo, in una prima fase propedeutica della durata di un mese, sono impegnati in aula per seguire lezioni su processi, tecnologie, catalizzatori e applicazioni finali di prodotto; nella seconda fase, invece, sono inseriti nell’organizzazione del Centro Ricerche Giulio Natta per uno stage industriale della durata di cinque mesi affiancati da tecnici esperti.
Il Premio, per l’edizione 2016, è andato a Cristina Mattioli, di Reggio Emilia, per aver svolto un lavoro sulla copertura brevettuale di LyondellBasell e della concorrenza nel campo dei copolimeri. Un lavoro ritenuto eccezionale dalla giuria in quanto brevetti e strutture dei prodotti sono stati analizzati con cura, presentando le tendenze di sviluppo e le lacune brevettuali in maniera chiara e diretta. Una tesi di grande prestigio per la capacità della tesista di destreggiarsi tra due discipline non convenzionali come la proprietà intellettuale e lo sviluppo di prodotto ottenendo un risultato, per molti versi, innovativo che traccia il percorso per lo studio di altri scenari brevettuali.
Cristina Mattioli, durante la realizzazione della tesi finale del corso, è stata seguita dal tutor di LyondellBasell, dott. Giuseppe Colucci, responsabile dei brevetti per i processi ed i prodotti del polipropilene.
“Investire nella ricerca” ha dichiarato Gabriele Mei, direttore del Centro Ricerche di Ferrara “vuol dire pensare al futuro e credere nei giovani. La ricerca è fondamentale per lo sviluppo futuro, ma essa deve essere collegata con l’industria per poter diventare necessaria a tutto il sistema. Da oltre vent’anni il nostro impegno è stato, ed è, proprio quello di costruire un ponte tra il mondo accademico e l’industria al fine di preparare i giovani laureati a inserirsi nel mondo del lavoro”.
Il pomeriggio si è concluso con l’intervento di Maria Laura Santarelli – docente di Processi di Polimerizzazione presso l’Università SAPIENZA di Roma – che, con le Olimpiadi alle porte, ha voluto dedicare il suo seminario all'uso dei polimeri nello sport, mettendo in evidenza come l’uso di questi materiali e le loro innovazioni tecnologiche abbiano rivoluzionato tutti gli sport, permettendo di migliorare le prestazioni, i record degli atleti e la loro sicurezza sulle piste, nei campi di calcio, da tennis e nelle altre numerose attività sportive.